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Padova, dove il talento si trasforma in capitale umano e…business

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Dopo El sharawy detto il Faraone, un altro talento nasce al Padova Calcio? Risponde Damiano Frasson, formatore, motivatore e Mental Coach

Pare proprio di sì, si chiama Andrea Raimondi l’eroe dei derby. Dopo essere entrato a freddo nel derby tra Padova e Verona e segnato il gol vittoria allo scadere, si ripete anche nel derbyssimo contro il Cittadella, siglando la doppietta vincente in soli 8 minuti di gioco a fine partita.

Per la cresta del giovane talento oggi del Milan, viste le sue origini italo egiziane il nomignolo affibbiatogli a Padova il “Faraone” è stato semplice e immediato. La cresta di capelli che oggi lo porta in testa tra i cannonieri Italiani ne conferma l’idea di comunicazione e il nuovo talento. E Raimondi, ragazzo dell’Arcella ? I suoi fans si stanno sbizzarrendo, il suo profilo Facebook cresce di giorno in giorno e a Padova città dove cultura, marketing, web e sport si fondono alla meraviglia, si è già trovato lo slogan: “Mi chiamo Mond, Rai Mond” prendendo a prestito la famosa frase di presentazione del famoso agente 007. Rai Mond la mette sempre sotto al 7, dell’incrocio dei pali. Occupandomi di formazione, Mental coaching, motivazione e management voglio girare ai lettori del blog una domanda: questi giovani talenti che vediamo emergere non solo nel calcio, sono pronti, formati come uomini e non solo come Atleti per reggere e vincere le sfide che li attendono nello sport e nella vita?

Atleticamente senz’altro godono di buona preparazione, dal punto di vista tecnico tattico in Italia abbiamo tra i migliori allenatori del mondo i tantissime discipline, nutrizionisti, alimentaristi e fisioterapisti circondano ormai tutte le squadre e gli ambienti sportivi anche amatoriali. Ma la testa dell’atleta? Il suo sviluppo personale e motivazionale chi lo cura? Chi cura l’immagine, la comunicazione e forma questi ragazzi a districarsi dagli squali della comunicazione dei media di oggi?

Ad altissimo livello i migliori hanno il loro personal coach, l’atleta che giunge a risultati importanti viene circondato da un folto gruppo di collaboratori che lo aiutano a gestirsi come una vera e propria azienda. Il recente esempio di Del Piero ne è un esempio, ormai il numero 10 sulle spalle di Del Piero è diventato un brand internazionale. Intorno a Del Piero, Messi, Balotelli, Totti, e molti altri ruotano interessi stratosferici e loro stessi diventano testimonial e azionisti di importanti aziende o campagne di promozione commerciale. Anche per loro tutto partì da un momento di gioco, di entusiasmo, di coinvolgimento con i tifosi di una qualche squadra.

Oggi però assume un’importanza sempre più decisiva saper anche coltivare il talento personale trasformandolo in capitale umano prima che in Business. Servono attività di coaching manageriale, di formazione alle Pubbliche Relazioni, e un percorso specifico di mental coanching.

Padova in questo senso appare ormai pronta per fare da “incubatore di talenti”, ma le squadre sono pronte a formarli in modo completo? I nostri talenti emergenti hanno chiaro che l’istinto, il talento non sono tutto e che per diventare veri campioni bisogna applicarsi con la mente oltre che con il corpo?

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