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Andrea Frasson 30 anni Gruemp Intelligenza Artificiale e futuro

Intelligenza Artificiale e futuro: formarsi per creare un futuro sostenibile

andreafrasson
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Intervento di Andrea Frasson – Evento del trentennale di GRUEMP.

In questo articolo vogliamo soffermarci su una visione del presente che già viviamo, parleremo di intelligenza artificiale e futuro e di come sia utile formarsi per creare un futuro sostenibile. Cercheremo di essere specifici e chiari ma in particolare vorrei che cercaste di lanciare il vostro sguardo verso orizzonti possibili. È chiaro a tutti che stiamo vivendo un periodo di grandi e complesse trasformazioni. È come se l’umanità fino ad oggi avesse imparato a giocare a scacchi con la tecnica e poi con le moderne tecnologie digitali. La partita però è diventata molto impegnativa, complicata e purtroppo diventerà molto dura nei prossimi anni.

L’uomo ha creato tecnologie, macchine e algoritmi che riescono a conoscerci bene e ci conosceranno persino meglio di quanto noi conosceremo noi stessi. Questo è già e sarà sempre di più un problema serio. Siamo ad un punto di evoluzione che sta trasformando completamente il mondo e il nostro modo di vivere e lavorare. E’ già accaduto in passato e l’umanità ne è uscita bene con grandi e indiscutibili progressi. Ma abbiamo anche pagato un prezzo molto alto per arrivare fin qui con le grandi rivoluzioni tecnologiche.

Dal 2020 circa siamo entrati nella 5^ rivoluzione Industriale e tecnologica 5.0. La collaborazione tra uomo e macchina, la collaborazione tra umano e sistemi intelligenti, che viene chiamata I. A. (intelligenza artificiale), è già iniziata.

Alcuni concetti che impareremo a conoscere in futuro oltre a I.A. dunque saranno:

  • MACHINE LEARNING: potentissime macchine di calcolo in grado di fare miliardi di operazioni al secondo per apprendere (imparare) e calcolare una mole enorme di dati per darne poi una sintesi o un’azione specifica.
  • I. – INTELLIGENZA ORGANOIDE: Cellule staminali umane che trattate in laboratorio ricreano le funzioni di un organo umano. Ciò svilupperà tecnologie in parte già esistenti di interfaccia uomo macchina attraverso organoidi cerebrali.
  • ALGOR-ETICA: si è già capito che dovremmo dare un’etica anche agli algoritmi.

Dopo la 5^ rivoluzione forse arriverà anche la 6^ e chissà quali saranno le novità. Sicuramente saranno determinate anche da quanto sapremo fare noi in questa 5^ rivoluzione attualmente in atto.

 

Il Futuro con l’Intelligenza Artificiale

Gli scienziati ed esperti di tecnologie nel mondo stanno sviluppando i primi robot e come possiamo notare il volto ingenuo, bonario e amichevole che stanno dando a questi primi robot ci aiuta ad avvicinarci ad essi con un po’ di fiducia in più, percependoli come più simili a noi.

Una cosa di certo è ormai risaputa, ovvero che questi robot, nei compiti di routine, di assistenza e di aiuto saranno senz’altro utili e in certi contesti lo sono già. Molte operatività possono già essere demandate ai Robot anche con maggiore efficacia di quanto potrebbe fare una persona, altre operatività lo saranno a breve.

In certi lavori di fatica, molto logoranti o molto pericolosi per noi umani, il loro aiuto potrà essere molto positivo perché migliorerà alcune condizioni operative di lavoro nei magazzini, negli ospedali, nelle case di cura, in caso di terremoti, disastri, incendi, salvataggi in mare o durante calamità naturali che purtroppo stanno aumentando.

La cosa importante però sarà essere prudenti, perché queste sembianze amichevoli persino simpatiche possono diventare pessimi compagni di viaggio se ci illudiamo di demandare a loro tutto ciò che ci riguarda come persone umane.

Lo scambio è APPARENTEMENTE VANTAGGIOSO: 1 Robot in più / 1 tecnologia in più per avere tu Umano + LIBERTA’ + SALUTE + BENESSERE

Ecco non sempre questo scambio è vantaggioso per le facoltà umane. Faccio un piccolo esempio: quando dovete fare un calcolo anche semplice, tipo: un imponibile + l’iva lo fate ancora a mente? Ormai la maggior parte di noi lo fa solo con la calcolatrice del telefono o dell’orologio chiedendo vocalmente alle IA dei nostri dispositivi.

Si, è vero che la macchina è diventata più veloce di noi a fare calcoli complessi ma noi nel frattempo abbiamo atrofizzato dei circuiti neuronali deputati al calcolo che non servono solo a fare quattro conti.

Anche per quanto riguarda la nostra salute e le cure di alcune malattie, le tecnologie potranno esserci sempre più utili. Non ha senso spaventarsi, ma senz’altro in quest’ambito ETICA e cautela dipenderanno molto anche da noi cittadini. Quello che ha senso è informarsi, conoscere, ragionare, comprendere e trovare il limite più utile per la vita di ognuno senza farsi ne trascinare come dei “polli affamati”, ne illudersi di poter fermare un processo inarrestabile.

Dovremo tutti imparare a scegliere la nostra posizione rispetto alla potenziale utilità offerta.

Bisogna imparare a pensare ed agire in Scienza ma con Coscienza e soprattutto con Consapevolezza. In sostanza, questa sorta di braccio di ferro, che si è già avviato, sarà decisivo per il futuro dell’umanità.

Andrea Frasson GRUEMP 30 anni 

 

Intelligenza artificiale: la sfida Uomo – Macchina

Come sappiamo e come hai appena letto LA TECNOLOGIA È PIÙ POTENTE NELLA CAPACITÀ DI CALCOLO DI UN’INFINITÀ DI DATI MA PER UN UNICO FINE: FUNZIONARE. Quindi il suo fine dipende esclusivamente dal fine per il quale la programmiamo noi, per ora almeno.

L’UMANO INVECE È PIÙ POTENTE NELLA CAPACITÀ DI DARE SENSO E SIGNIFICATO A INFINITE AZIONI PER INFINITI SCOPI.

 Il problema sta nel fatto che stiamo arrivando a costruire macchine e tecnologie in grado di riprodursi e riprogrammarsi da sole. Macchine che sono in grado di riorganizzarsi e ragionare con una loro forma di “intelligenza”. Le stiamo dotando noi umani, anzi, stiamo insegnando loro come ragionare similarmente a noi o al posto nostro.

Voi penserete: “sì ma una macchina non proverà mai emozioni o comunque non riuscirà mai a riconoscerle e ad esprimerle”. Uno studio di ricerca all’avanguardia svolto in ITALIA presso l’università di Pisa sta proprio lavorando a un progetto per realizzare dei robot che sappiano riconoscere le nostre emozioni, replicarle ed esternarle loro stessi in base all’interazione che ha con l’altra persone. Questo progetto è (già a buon punto). Qui di seguito puoi vedere un breve video per capire di cosa stiamo parlando e conoscere questo innovativo robot.

Ci sentiamo di dire che queste cose e molte altre sembravano miraggi e fantasticherie soltanto venti o trenta anni fa, ma la realtà è che questo sviluppo tecnologico sta andando velocissimo e sta superando quasi la fantasia. Dobbiamo quindi essere pronti e fare molta attenzione ed impegnarci per essere Difensori della nostra Umanità.

Dall’umano al centro del mondo di Leonardo da Vinci al Cyborg al quale arriveremo nei prossimi 20 anni sono passati circa 500 anni; una velocità supersonica se pensiamo che l’Uomo sul pianeta c’è da 2,1 milioni di anni (il cosiddetto Homo Habilis) più recente invece, da 200 mila anni, è comparso l’Homo Sapiens dal quale discendiamo più direttamente.

Questa velocità di evoluzione tecnologica però è pericolosa e difficile da governare, perché quando l’umano rifiuta lo stress di umano, quando rinnega la sua supremazia di senso e significato nel mondo, quando delega troppo e troppe attività ai robot e alle macchine perde la sua specificità e il suo senso UMANO.

È bene chiarire che noi di GRUEMP non siamo mai stati e non siamo tuttora contrari alle evoluzioni tecnologiche o digitali e tantomeno al progresso della scienza perché sappiamo bene che senza di essa l’umanità si sarebbe già estinta. Noi stessi utilizziamo strumenti e tecnologie di vario genere entro i limiti e le esigenze a noi utili ai fini dell’apprendimento; abbiamo anche noi integrato nuove modalità di formazione online con tecnologie dopo la pandemia.

Però purtroppo molti ne fanno un uso smodato, inconsapevole, acritico e fanatico delle tecnologie. Bisogna impegnarsi a comprendere bene le complessità, i vantaggi ma anche i pericoli di questa importante relazione da gestire tra umano e macchine.

Con GRUEMP E SOPRATTUTTO con il Sistema FiloStraTa è possibile comprendere la profonda differenza tra realtà e finzione, tra realtà e rappresentazione, tra oggettività e virtuale, tra qui e ora e i vari luoghi mentali che possiamo raggiungere con la nostra mente.

Distaccarsi troppo dalla realtà e assecondare esclusivamente questi nuovi sviluppi digitali può portarci ad essere confusi e poco efficaci nel gestire la nostra vita e le nostre relazioni.

Capiterà anche a voi di guardare dei film, di andare al cinema e probabilmente avrete notato come spesso certi Film siano in realtà dei documentari che attraverso delle metafore ben studiate spiegano delle realtà ancora non così diffuse ma con lo scopo di prepararci nel farci un’idea di come sarà il futuro che vivremo.

Prima o poi questo futuro permeato di tanta tecnologia e interazione con essa, arriverà, è inevitabile; magari non in modo così fantascientifico e con gli effetti speciali che vediamo nei film, ma arriverà! Anzi come si può capire da quello che stiamo già vivendo, il futuro è adesso!

 

Conclusione

In conclusione quindi una consapevolezza fondamentale che vorremmo aiutarti a sviluppare è che per aumentare il controllo SU TUTTO CIÒ CHE STA FUORI DI NOI, INTORNO A NOI compresa quindi la tecnologia e le sue Evoluzioni, dobbiamo rallentare la “nostra corsa” e velocizzare l’autocontrollo interiore con più intelligenza emotiva, come spieghiamo del resto da sempre in particolare a Corsa Nella Luce e nel corso FiloStraTa. Dobbiamo imparare a:

  • essere + POSITIVI + CALMI
  • andare + VELOCI nel riflettere con il nostro pensiero
  • PROTEGGERCI da condizionamenti dannosi
  • RICONOSCERE LE TRAPPOLE DIGITALI E NON che incontriamo
  • essere + SOBRI + AGILI + FLESSIBILI + COERENTI

Possiamo perciò utilizzare a nostro vantaggio anche le tecnologie digitali, senza mai lasciare a loro il predominio su di noi e senza delegare passivamente di sostituire le nostre migliori facoltà UMANE. Se faremo così, allora avremo saputo utilizzare anche le tecnologie per evolvere in modo più sostenibile. Per poter quindi essere persone con competenze in evoluzione, allenare le nostre soft skills è importante perché ci aiuta ad integrare conoscenze e competenze già acquisite con altre di nuove necessarie oggi e in futuro, utili a migliorare sia la nostra vita personale che il nostro ruolo professionale.

Andrea Frasson
Educatore sociale esperto in tecnologie digitali
Tutor d’aula e on-line

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