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I giovani possono ancora Volare…

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Siamo spesso inondati di riflessioni sociologiche poco entusiasmanti sui giovani d’oggi, dimenticando troppe volte che i giovani sono comunque figli delle precedenti generazioni. Si mettono sotto accusa i loro stili di vita, come se quello di molti adulti fosse irreprensibile. Purtroppo le cronache rendono inevitabilmente di moda il superamento di certe leadership obsolete di tanti adulti inaffidabili e di pessimo esempio, ma molti giovani si stanno facendo strada, stanno uscendo allo scoperto, si stanno impegnando per contribuire ad un futuro migliore in diversi contesti, sociali, politici, professionali, sportivi. Di loro gli adulti parlano poco, troppo poco, quasi ad avere il timore di non riuscire a stare al passo, di non riuscire a sentirsi adeguati ad un mondo “nuovo” nel quale le nuove generazioni ci stanno a meraviglia, quasi con il timore di vergognarsi di non riuscire ad essere, spesso, le guide che vorrebbero. Quando i giovani non trovano più negli adulti dei riferimenti credibili, si rivolgono verso altri giovani come loro e qualche esempio eclatante serve da stimolo, da apripista, da esempio positivo appunto. Parlare di innovazione e salvaguardia della tradizione sembra un’impresa impossibile pensando ai tanti giovani che, come sempre accade nella storia, vorrebbero rivoluzionare tutto, mentre saper innovare la tradizione, vivere il locale con una mentalità globale sembra essere l’unica strada maestra da seguire. Non tutto del passato è da buttare soprattutto certi valori, certe conquiste, e anche alcune buone pratiche di vita, di studio, di lavoro; ma come farlo? Ecco che un nuovo fenomeno sta venendo alla ribalta: tre baldi giovani stanno portando in giro per il mondo il nostro bel canto, la nostra Italia, i nostri valori con la loro freschezza e con la loro grandissima qualità canora; “IL VOLO”. Ragazzi come tanti, figli di famiglie semplici, con un grande potenziale, accomunati da una grande passione. Il trio di ragazzi lanciati pochi anni fa alla ribalta, appena quindicenni, dalla trasmissione canora – Talent Show “Ti lascio una canzone”. Loro hanno saputo avere il coraggio di cogliere una grande opportunità, accettando di seguire le guide dei loro più esperti manager, mettendoci tanta autodisciplina, tantissimo studio, tanti sacrifici che loro chiamano giustamente “impegno” (perchè per noi è una gioia cantare, dicono…). In soli quattro anni hanno continuato a migliorarsi, hanno tirato fuori coraggio da leoni per duettare con star come Barbara Streisand, Placido Domingo, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Anastasia e molti altri. Colpisce la loro normalità, la loro educazione e sobrietà che esprimono nelle interviste, naturalmente vivono e si nutrono di un grande spirito di squadra perché sono diversi ma simili. Così giorno dopo giorno, in soli 4 anni, il loro sogno è già diventato realtà con milioni di copie di dischi venduti, primo gruppo italiano a firmare un contratto diretto con una major americana, teatri stracolmi ad ogni data, hanno già conquistato gli USA, e i paesi latini, l’Asia e la Russia. Questi tre giovanissimi ragazzi sono già delle star planetarie indiscusse, recenti vincitori del Billboard Latin Music Awards 2014; un premio vinto dai grandissimi della musica mondiale. Ma cosa c’è di altro molto particolare che li caratterizza? Cantano le nostre più famose canzoni della musica italiana degli anni del Boom Italiano, canzoni che erano cantate quando loro nemmeno erano nati. Certo che è una scelta di Marketing, certo che da tenori e baritoni, sono questi i brani che rendono loro giustizia delle straordinarie qualità canore, ma comunque il messaggio che portano è fresco, bello, positivo, coinvolgente, emozionante e anche coraggioso. Avranno pure dei grandi e bravi manager ma se non ci fosse sostanza non sarebbero già una realtà di livello planetario. Dunque si può volare meglio e più in alto, mixando la grande esperienza e competenza di adulti affermati e di esempio con la brillantezza, la grande apertura e potenzialità dei giovani di talento. Un modo per ribadire ai tanti giovani con ancora tanta voglia di sognare che, si può fare, senza cercare pericolose scorciatoie, si può ancora Volare… in un mondo nuovo…in un mondo globale. In ricambio generazionale è qualcosa di più alto e importante di una spesso semplicistica e generica idea di rottamazione.

2 thoughts on “I giovani possono ancora Volare…

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