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GRUEMP L'opinione-di Damiano Frasson_Articolo-03

Se la vita rallenta il tempo aumenta

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Se la vita rallenta il tempo aumenta, ma chiariamo subito che questo non è vero in assoluto, ma è pur vero, come dimostrano studi di neuroscienze e di fisica, che la percezione che noi abbiamo del tempo cambia con il modificare della velocità e della quantità dei nostri pensieri e comportamenti.

Alcuni studi dimostrano come le emozioni, l’età, il movimento e perfino la temperatura corporea possono influenzare la velocità con cui ci paiono scorrere i minuti e le ore. Esiste infatti un forte legame tra il nostro modo di misurare il tempo e quello di percepire lo spazio. Quando ci sentiamo in pericolo e abbiamo Paura la percezione che noi abbiamo del tempo si distorce e abbiamo la percezione che esso passi più lentamente. Questa distorsione è creata dalla memoria, nel senso che siccome siamo molto più vigili e attenti ad eventi che ci creano paura o disagio, generiamo più dati e più immagini da ricordare e per questo quando ripensiamo a quel momento ci sembra più lungo.
È come se il cervello fosse abituato a una certa intensità dei ricordi che si inseriscono nella struttura temporale. Se gli eventi fanno sì che i ricordi aumentino o che noi di un certo fatto abbiamo moltissime immagini o informazioni, pensiamo sia trascorso più tempo (Cit. David Eagleman, neuro scienziato del Baylor college of medicine di Houston – Usa). Esperienza che facciamo anche quando andiamo sulle montagne russe dove per l’intensità del giro di giostra abbiamo la sensazione che il giro non finisca mai e sia lunghissimo, mentre in realtà è molto più veloce e corto.

Ma questo accade anche quando la nostra vita rallenta? Si. Quando la nostra vita rallenta di intensità e diminuiscono le cose da fare, accade che noi abbiamo la percezione di avere più tempo, nel senso che il tempo ci sembra scorra più lentamente. Infatti anche quando siamo a letto con la febbre alta e siamo raffreddati o stiamo male ci sembra che il tempo non passi mai e le giornate diventano infinite. Questione di percezione, infatti il tempo è la risorsa più democratica che ci sia e passa sempre allo stesso modo, qui sulla terra, almeno.

Come possiamo trasformare in vantaggio questo periodo nel quale si stanno allentando i tempi dell’operatività quotidiana anche se contro le nostre volontà? Come fare se siamo in quarantena forzata o in sorveglianza domiciliare o più semplicemente a casa per più tempo di quanto non passiamo di solito tra vita lavorativa e sociale?

Potremmo pensare così: Finalmente il Corona virus ha rallentato la mia iperattività, finalmente ho più tempo per fare cose importanti per il mio lavoro e la mia famiglia. Utilizzo spesso la metafora della “Corsa” proprio per suggerire delle riflessioni alle persone e infatti questa metafora dà anche il nome ad un’esperienza formativa specifica denominata “Corsa Nella Luce”. In questo corso di formazione i corsisti dedicano quattro giorni della loro vita fuori dalla loro abituale quotidianità per fermarsi e riflettere sulla loro “Corsa”, in relazione alla loro vita personale e lavorativa e su quanto e come essa stia procedendo come un’avventura realmente vincente o meno di quanto desiderano.

Oggi è sempre più importante imparare a correre integrando “corpo e mente”, “pensieri – emozioni – azioni/comportamenti”. In questo momento storico più che mai è importantissimo saper utilizzare il maggior tempo a disposizione per farsi delle domande intelligenti per cercare di darsi delle oneste risposte che ognuno dovrebbe saper trovare dentro di sé in autonomia o con l’aiuto di formatori e coach professionisti e competenti.

  • Perché corro?
  • Perché non corro?
  • Quali ostacoli mi rallentano nella corsa?
  • Sono allenato per correre?
  • Quanto mi sento motivato nella mia corsa?
  • Con chi desidero condividere la mia corsa?
  • Quale andatura sono in grado di sostenere?
  • In quale modo è necessario che io corra?
  • Quali risorse ho a disposizione?
  • Quali capacità dovrei allenare per essere più efficace?
  • Quale tipo di benessere ricerco?
  • Mentre corro sono in grado di aiutare altri a correre come me?
  • Etc..

In ogni caso questa condizione di “forzato” rallentamento globale può favorire delle più caute, specifiche e profonde riflessioni su tutta una serie di aspetti sia a livello nazionale e interazionale (globale) che a livello individuale, famigliare (locale). Pensare Globale ma saper agire Locale sarà sempre di più il nuovo paradigma da utilizzare per gestire imprevisti e complessità in un mondo ormai completamente interconnesso, e malamente globalizzato con i suoi pro e i suoi contro.

Il problema del Coronavirus ci sta dando l’opportunità di superare la sindrome del criceto che continua a correre sempre velocissimo sulla sua ruota per mantenere stabile il suo peso, ma in fine dei conti rimane sempre sullo stesso posto e nella stessa gabbia. Siamo stati sbalzati giù dalla ruota improvvisamente, sta a noi ora fare riflessioni e pensieri più calmi e lenti, diventano più specifici e dettagliati.

Sta a noi saper riprogettare il futuro valorizzando i vantaggi delle tecnologie e del mondo digitalizzato e riducendo le criticità del nostro stile di vita insostenibile a lungo termine.


Sta a noi non tornare ciecamente e inconsapevolmente a correre sopra la ruota appena riprenderà tutto alla “normalità” e alla routine di un tempo.
Sta a noi cercare e trovare le soluzioni più adatte e utili per la difesa della nostra salute, ma anche per la difesa della nostra umanità.


Sta a noi affermare una volta di più il valore fondamentale delle relazioni interpersonali e del gruppo, che nessuna Intelligenza Artificiale potrà sostituire e che nessuno ci dovrà togliere mai.


Non c’è virus che tenga, lo sconfiggeremo pagando un prezzo altissimo, poi la nostra corsa riprenderà, speriamo con modalità più responsabili, consapevoli, equilibrate.

Concludo con questo aforisma di Eraclito: “Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi”.

Ad un prossimo articolo con qualche suggerimento che spero sia utile a qualcuno.

Dott. Damiano Frasson
Formatore, Consulente, Coach GRUEMP

10 thoughts on “Se la vita rallenta il tempo aumenta

  1. Grazie Damiano
    È difficile vedere il bicchiere mezzo pieno,ma, la vostra capacità
    E il vostro successo
    E’ proprio quello di farCi leggere sempre
    Le positività!!
    Grazie ancora

    1. Ciao Roberto, grazie per avermi letto. In questo momento è complicato vedere il bicchiere mezzo pieno, però è senza dubbio vantaggioso impegnarsi per provarci. Ciò che porta questa emergenza oggi è doloroso e drammaticamente difficile, ma quello che accadrà dopo dipenderà molto da cosa ognuno di noi avrà saputo imparare. Gestirsi meglio il tempo è un aspetto cruciale. Buone cose, un abbraccio

  2. Ciao Damiano leggo molto volentieri i tuoi articoli. Mi sono anche permesso di condividerli con amici e colleghi che mi hanno ringraziato per aver ricevuto il materiale. Sono sempre di stimolo per diversi ragionamenti in preparazione del nuovo avvio. Grazie ancora e a presto

    1. Grazie Michele per l’attenzione e per la condivisione che fai di questi miei spunti di riflessione. Per sostare nel disagio ormai ci siamo “quasi” abituati, per gestire la ripartenza sarà il caso di riattivare bene gli strumenti formativi conosciuti e semmai di riprendere l’allenamento su ciò che ancora possiamo migliorare. Saper sviluppare la competenza di gestione del tempo e dello stress è sempre stata, è ancora ma lo sarà ancora di più in futuro, un elemento cruciale per gestirsi con efficacia ed efficienza vita e lavoro. Un abbraccio

  3. Accidenti se si sbaglia la risposta si cancella tutto. Non puoi fare in modo che quanto è stato scritto rimanga? Non è la prima volta che mi succede.

    1. Grazie Renato per l’attenzione. Abbiamo segnalato il disguido ai tecnici, a volte durante la fase di aggiornamento dei software saltano alcune programmazioni. Dovremmo sistemare nei prox gni … anche loro sono in smart working ma subissati di interventi con tutto questo improvviso interesse per il digitale. Grazie, un caro saluto

  4. Se non vogliamo sprecare il nostro tempo dobbiamo imparare a selezionare le notizie. Ci arriva Troppa informazione. TV, giornali, social. Se vogliamo stare dietro a tutto il tempo non ci basta. Dobbiamo innazitutto selezionare le nostre fonti e poi le notizie, scegliendo quelle di nostro interesse. In questi giorni siamo bombardati di informazioni e disinformazioni sul coronavirus. Si sente di tutto e il contrario di tutto. Tutte le altre nostizie sono sparite. Se non facciamo una selezione il tempo non ci basta. Invece dobbiamo ritagliarci un angolo di tempo per fare quello che ci da piacere, quello che ci fa sentire vivi, quello che da significato alla nostra esistenza. Quel lasso di tempo che ci sembra scorra velocissimo e invece il tempo nel suo scorrere è costante. Il tempo l’unica cosa che non riusciamo a modificare anche se ci siamo inventati l’ora legale.

    1. D’accordo con te Renato ! Infatti il tempo non corre …scorre come dici giustamente tu, siamo noi che dobbiamo imparare a concentrarci sul suo utilizzo da fare tenendo in considerazione priorità, obbiettivi, risorse disponibili, e altri fattori. Gestire l’ondata di notizie, news, tg, info è una questione innanzitutto di gestione della propria ansia e della propria intelligenza emotiva, poi arriva la capacità di riflettere e discriminare ciò che per noi ha senso e ciò che per noi non ha alcun senso. Questi temi li affrontiamo nel nuovo corso di Time Management e gestione dello stress …aspetto che alla ripartenza di tutto sarà più che mai cruciale per non “fondere”, rincorrendo alla rinfusa le situazioni, obbiettivi illusori, soluzione di problemi nuovi etc. Grazie per questo scambio.

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