Richiedi informazioni

Formazione aziendale come catalizzatore di cambiamento

andreafrasson
FacebookLinkedInTwitterWhatsAppEmail
Il punto di partenza per fare un po’ di chiarezza è quello di comprendere cosa si intende, dal punto di vista del processo, quando si parla di attività formativa in ambito aziendale. “Fare formazione” significa intervenire in maniera finalizzata ed organizzata, sulla cultura (patrimonio di informazioni, di conoscenze e capacità, ma anche sistema di valori, atteggiamenti e norme comportamentali) professionale di individui e gruppi attraverso la metodologia dell’apprendimento consapevole. (Bruscaglioni, 2002) Dal punto di vista delle persone coinvolte (gli utenti finali) “fare formazione” significa porsi in un’ottica di apertura per ricevere e aggiungere nuovi “saperi”, ma anche e soprattutto porsi in un’ottica di cambiamento ed evoluzione, in quanto apprendere significa modificare, riorganizzare e integrare in termini di significato ciò che è già presente come bagaglio esperienziale.

La formazione aziendale va oltre i risultati: l’importanza del “sottobosco” aziendale

Cosa smuove la formazione?

Già da queste prime definizioni si può comprendere che la formazione non smuove prodotti e/o servizi, riconoscibili negli aspetti senz’altro maggiormente tangibili del lavoro, ma smuove processi, ovvero aspetti più intangibili e che, proprio per questo motivo, rischiano talvolta di passare inosservati e in secondo piano.

Per comprendere meglio il significato e l’effetto che può avere la formazione in azienda, vorrei utilizzare una metafora. Pensiamo ad una foresta che potrebbe rappresentare nel complesso il sistema azienda, dove gli alberi sono le persone che permettono lo scambio di risorse tra l’ambiente interno ed esterno, e dove il terreno costituisce il cuore dell’azienda, poiché è l’insieme di cultura, mission, vision, politiche, e obiettivi, o più semplicemente la sua identità.

Gli alberi della foresta sono da un lato protratti all’esterno a cercare di prendere la luce e restituire ossigeno, mentre dall’altro sono uniti al terreno tramite radici che si intrecciano e si fondono tra loro.

Vi è anche un altro importante elemento che fa parte dell’ecosistema e che lo influenza fortemente: il sottobosco, quella parte quasi nascosta che si sviluppa, cresce, e trae nutrimento dal terreno, dalle piante e da altre sostanze organiche presenti nell’ambiente, che poi trasforma e restituisce sotto forma di sostanze inorganiche.

Nella nostra metafora questo sottobosco può essere visto come quell’insieme di aspetti-processi quasi impalpabili, fatto di ambiente, relazioni e rapporti, fattori motivazionali, bisogni personali, desideri, che è presente in tutte le aziende ma che talvolta non si percepisce in quanto insito nell’ attività.

Se un’azienda si orienta fortemente ai soli aspetti di prodotto/servizio, rischia di far perdere di vista quei processi intangibili che si creano e sviluppano nel clima del “sottobosco”, e che hanno lo scopo di trasformare e restituire valore aggiunto, attraverso un insieme di azioni e attività che si intrecciano tramite relazioni continue e silenziose.

Quando il sottobosco si ammala: le conseguenze per l’azienda

E se questo equilibrio climatico dovesse per qualche ragione ammalarsi?
Cosa potrebbe accadere?

In un ecosistema, il cambiamento di un fattore determina la perdita dell’equilibrio e la modificazione del sistema stesso, per questo i suoi elementi debbono essere considerati tutti egualmente importanti. Allo stesso modo in un’azienda è necessario fornire adeguate attenzioni a tutti i particolari del sistema, anche a quelli che apparentemente non si vedono (il sottobosco) ma che si percepiscono, soprattutto quando la rete di relazioni si ingarbuglia, poiché si creano problemi, tensioni, conflitti, inefficienze, malumori che possono poi emergere e farsi sentire in tutti i reparti del sistema aziendale.

Lo scopo della formazione dovrebbe quindi essere orientato a fornire “nutrimento al sottobosco”, per impedire che lo stesso si “ammali”, per favorire lo sviluppo e il mantenimento di un clima positivo, per far sentire alle persone che vi è cura e attenzione agli aspetti di gratificazione e crescita personale utili a favorire un miglioramento del loro vivere in azienda.

La formazione di cui stiamo parlando, quella che rientra nelle attività e nei servizi proposti da GRUEMP riguarda quegli aspetti più tipicamente “soft” che agiscono a livello relazionale, realizzativo e gestionale, con alcuni scopi generali:

  • Favorire lo sviluppo di nuove consapevolezze e potenzialità di azione;
  • Stimolare il desiderio di fare quelle modificazioni che la persona ritiene utile per migliorare il suo modo di essere ed agire in azienda;
  • Favorire l’acquisizione di nuove conoscenze in ambito relazionale e comunicativo;
  • Contribuire allo sviluppo di competenze e abilità “soft”;
  • Agevolare lo sviluppo della collaborazione e dello spirito di squadra;
  • Sollecitare il livello di auto motivazione in relazione ai propri compiti;
  • Fungere da gratificazione di tipo simbolico;
  • Favorire il miglioramento del clima aziendale attraverso la possibilità del confronto tra le persone.

 

Bibliografia: BRUSCAGLIONI M., La gestione dei processi nella formazione degli adulti, Franco Angeli, Milano, 2002;






Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *